Marco Mignarri
Arte e Restauro
Restauro di un dipinto su tela raffigurante un mondo di immaginazione popolato da figure e oggetti fantastici, come ombrelli capovolti fluttuanti in cielo, ellissi gialle raggiate, strani animali simili a cavalli e a cani, e due bambini stilizzati in primo piano, che rivolgono gli occhi direttamente allo spettatore.
L’artista, Franco Benocci, ha largamente sfruttato la mestica preparatoria bianca come colorazione di fondo, su cui comporre il caleidoscopico paesaggio surreale, fatto da campiture piatte e semitrasparenti di colore, alternate a segni grafici neri, rapide pennellate interrotte e grumi di colore, che col tempo hanno subito una forte crettatura e infina caduta.
L’intera superficie del recto è coperta da almeno un doppio strato di vernice, di natura sintetica, applicate in tempi differenti: una originale, applicata dall’artista appena concluso il quadro, l’altra invece stesa successivamente alle cadute di colore, e che probabilmente ha causato la parziale solubilizzazione dei grossi grumi di colore, formando delle sgorature. Tali protettivi erano fortemente alterati, fotossidati, ingialliti e, insieme ad una patina nerastra di nero fumo, offuscavano i corretti valori espressivi dell’opera.
Franco Benocci è stato un artista senese della seconda metà del Novecento. Ha dipinto immagini apparentemente semplici ed essenziali, ma dal timbro quasi surrealista ed evocativo.
I suoi fanciulli, paesaggi, gli oggetti, le forme fluttuanti e l'uso libero del colore raccontano gestualità, tensioni psicologiche, evasione nel mondo del gioco e del sogno, con l'intento, credo, di rendere più magico il mondo attraverso il suo lavoro.
Immagini come questa ci danno il ritratto di un uomo estremamente sensibile, come i bambini sanno essere appunto, e forse per questo più fragile, incompreso, al punto di fargli scegliere tragicamente il suicidio. Ma non per questo il suo lavoro è meno poetico, anzi.
Forse, mi piace pensare, avrà commesso quel gesto nell'illusione di ritrovarsi finalmente in una dimensione spensierata e leggera, come le immagini che amava dipingere.
Dipinto fantastico con fanciulli
Franco Benocci, 1965 ca
Marco Mignarri - Arte e Restauro
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